Giorgio Rusconi
Nasce a Sale Marasino (BS) il 12 febbraio del 1977.
Dopo aver ottenuto il diploma con il massimo dei voti presso il liceo Scientifico Is C.Beretta di Gardone Val Trompia (BS) si iscrive alla facoltà di Biologia dell’università di Milano Bicocca.
È durante il primo anno di studi che ha occasione di venire a conoscenza del lavoro e dell’operato del prof. Gomer dell’università del Massachusetts che diventa per lui un esempio costante da seguire e una fonte di ispirazione.
Tanto da ottenere una borsa di studio per partecipare a un campus estivo con il professore. In occasione di tale campus, svoltosi sulle rive del lago Chaubunagungamaug, il giovane Giorgio lavora a stretto contatto con il professor Gomer e con i suoi studenti, analizzando le acque del bacino e contribuendo alla scoperta di una nuova specie di essere acquatici: i delfini d’acqua dolce.
Si tratta di mammiferi, del tutto simili ai più noti delfini di mare, ma di dimensioni più piccole e con un ordinamento gerarchico particolare. È proprio questa la scoperta che si deve a Rusconi: il delfino di lago si muove spesso da solo, è diffidente nei confronti di ciò che arriva dall’esterno e comunica pochissimo con i suoi simili. Gli esemplari maschi si uniscono in gruppi solo durante il periodo dell’accoppiamento e raggiungono gruppi di femmine. Una volta avvenuto il concepimento i delfini si disperdono nuovamente e così faranno i cuccioli, una volta nati.
Questa scoperta eccezionale permette così a Rusconi di avviare una proficua collaborazione con il professor Gomer nello studio di altre specie acquatiche. Senza, però, dimenticare i propri studi universitari.
Si laurea infatti, primo del suo corso, con lode e bacio accademico con una tesi dal titolo “Delfini di lago e altri mammiferi d’acqua dolce – analisi biometrica comportamentale”.
Rusconi diviene quasi subito Ordinario di Biologia Acquatica, dividendosi tra Milano e il Massachusetts dove è spesso ospite del governatore, il quale gli ha permesso di incontrare filantropi disposti a finanziare i suoi studi.
Negli Stati Uniti, infatti, Rusconi è considerato uno dei più promettenti scienziati viventi e sono in molti quelli che credono nel suo lavoro e vogliono partecipare alle sue scoperte.
Nel contempo coltiva una passione che lo accompagna da quando, ragazzino, lesse per la prima volta i miti greci: le sirene.
Rusconi, infatti, ha raccolto negli anni più di duecento leggende che riguardano le sirene e, da appassionato, ha accettato la proposta dell’editore Puggioli di raccoglierne alcune in un libro dal titolo “Sirene d’acqua dolce”.
Non solo quindi in breve tempo Giorgio Rusconi è riuscito a diventare un nome nell’ambiente scientifico internazionale, ma è riuscito a trasformare la passione di un fanciullo in qualcosa di più. Il suo libro, infatti, è considerato il più accurato esempio di analisi storiografica e sociologica del fenomeno degli avvistamenti sirenici che, sempre di più, avvengono nel mondo.
Ma Rusconi non è solo questo. Abbina l’attività di studioso a un costante lavoro “sul campo”, partecipando a progetti di analisi promossi da vari Enti soprattutto su laghi e corsi d’acqua.
Attualmente si trova sul lago di Iseo, non lontano da dove è cresciuto, per uno studio sull’invasività delle acque e la riproduzione ittica.
Nasce a Sale Marasino (BS) il 12 febbraio del 1977.
Dopo aver ottenuto il diploma con il massimo dei voti presso il liceo Scientifico Is C.Beretta di Gardone Val Trompia (BS) si iscrive alla facoltà di Biologia dell’università di Milano Bicocca.
È durante il primo anno di studi che ha occasione di venire a conoscenza del lavoro e dell’operato del prof. Gomer dell’università del Massachusetts che diventa per lui un esempio costante da seguire e una fonte di ispirazione.
Tanto da ottenere una borsa di studio per partecipare a un campus estivo con il professore. In occasione di tale campus, svoltosi sulle rive del lago Chaubunagungamaug, il giovane Giorgio lavora a stretto contatto con il professor Gomer e con i suoi studenti, analizzando le acque del bacino e contribuendo alla scoperta di una nuova specie di essere acquatici: i delfini d’acqua dolce.
Si tratta di mammiferi, del tutto simili ai più noti delfini di mare, ma di dimensioni più piccole e con un ordinamento gerarchico particolare. È proprio questa la scoperta che si deve a Rusconi: il delfino di lago si muove spesso da solo, è diffidente nei confronti di ciò che arriva dall’esterno e comunica pochissimo con i suoi simili. Gli esemplari maschi si uniscono in gruppi solo durante il periodo dell’accoppiamento e raggiungono gruppi di femmine. Una volta avvenuto il concepimento i delfini si disperdono nuovamente e così faranno i cuccioli, una volta nati.
Questa scoperta eccezionale permette così a Rusconi di avviare una proficua collaborazione con il professor Gomer nello studio di altre specie acquatiche. Senza, però, dimenticare i propri studi universitari.
Si laurea infatti, primo del suo corso, con lode e bacio accademico con una tesi dal titolo “Delfini di lago e altri mammiferi d’acqua dolce – analisi biometrica comportamentale”.
Rusconi diviene quasi subito Ordinario di Biologia Acquatica, dividendosi tra Milano e il Massachusetts dove è spesso ospite del governatore, il quale gli ha permesso di incontrare filantropi disposti a finanziare i suoi studi.
Negli Stati Uniti, infatti, Rusconi è considerato uno dei più promettenti scienziati viventi e sono in molti quelli che credono nel suo lavoro e vogliono partecipare alle sue scoperte.
Nel contempo coltiva una passione che lo accompagna da quando, ragazzino, lesse per la prima volta i miti greci: le sirene.
Rusconi, infatti, ha raccolto negli anni più di duecento leggende che riguardano le sirene e, da appassionato, ha accettato la proposta dell’editore Puggioli di raccoglierne alcune in un libro dal titolo “Sirene d’acqua dolce”.
Non solo quindi in breve tempo Giorgio Rusconi è riuscito a diventare un nome nell’ambiente scientifico internazionale, ma è riuscito a trasformare la passione di un fanciullo in qualcosa di più. Il suo libro, infatti, è considerato il più accurato esempio di analisi storiografica e sociologica del fenomeno degli avvistamenti sirenici che, sempre di più, avvengono nel mondo.
Ma Rusconi non è solo questo. Abbina l’attività di studioso a un costante lavoro “sul campo”, partecipando a progetti di analisi promossi da vari Enti soprattutto su laghi e corsi d’acqua.
Attualmente si trova sul lago di Iseo, non lontano da dove è cresciuto, per uno studio sull’invasività delle acque e la riproduzione ittica.